Nuova maglia real madrid 2018 19
Per questo, al netto di un rinnovo di contratto che continua a non arrivare e le conseguenti incertezze sul futuro, l’involuzione del terzino brasiliano è difficile da spiegare: perché la crisi non è nei dati (le presenze non sono diminuite, il numero di gol e assist è rimasto pressoché invariato – dopo gli attaccanti è l’elemento che contribuisce di più alla fase offensiva – così come quello relativo ai contrasti e agli intercetti) ma nell’effettivo coinvolgimento in un sistema che non lo vede più così determinante. La stagione successiva tocca a Dani Alves: il laterale brasiliano saluta il Barcellona e si trasferisce a Torino, sfiorando la Champions a Cardiff. L’asso del Liverpool sta recuperando dall’infortunio alla spalla rimediato nella finale di Champions League contro il Real Madrid. Nella sua seconda stagione con la Camiseta Blanca non viene mai convocato in prima squadra ma con il Real Madrid Castilla ottiene la promozione in Segunda División. Milita nella Segunda División, la seconda serie del campionato di calcio spagnolo. In realtà ciò che ne è venuto fuori è stato una sorta di ibrido: Strootman ha toccato molti meno palloni rispetto all’ultimo campionato (45 vs 60.7), con una pass accuracy rimasta sostanzialmente invariata (85%) e con la costante difficoltà nell’ associarsi con gli esterni offensivi e a leggere i tempi di sviluppo dell’azione avversaria in funzione del recupero palla (due i contrasti andati a buon fine ogni 90’) e della successiva transizione.
E così come è difficile mettere insieme una sorta di “dream team” del campionato basandosi esclusivamente su dati statistici, lo è altrettanto individuare chi non è stato all’altezza delle aspettative, senza soffermarsi troppo su giudizi di valore assoluto o sulla circostanze che hanno visto qualcuno fare addirittura peggio degli undici che abbiamo individuato. A un certo punto della scorsa stagione Alex Sandro era il primo giocatore della Juventus per recuperi difensivi, occasioni create, cross e contrasti vinti: una sorta di arma totale sui due lati del campo, in grado di fare tutta la differenza del mondo tanto dal punto di vista fisico quanto da quello tecnico. Il fatto che Allegri, in occasione dell’andata dei quarti di Champions con il Real Madrid, coincisa con l’assenza per squalifica del bosniaco, gli abbia preferito Bentancur spiega come il giocatore sia ormai ai margini del progetto tecnico. Il roller coaster tecnico ed emozionale attraverso cui si è dipanata la folle stagione dell’Udinese, tra ventilate ambizioni europee e il baratro retrocessione sempre incombente, ha la sua ideale cartina di tornasole nel rendimento di Danilo: capitano, leader difensivo, primo ad essere travolto dallo tsunami delle undici sconfitte consecutive costate la panchina a Massimo Oddo dopo un inizio promettente.
Rispetto al 2016/2017, Pol Lirola ha giocato più partite (24, di cui 22 da titolare, per un totale di 2023’, contro le 17 – 12 dal 1’ – e i 1547’ della stagione passata) ed era teoricamente molto più inserito in un sistema che, almeno inizialmente, avrebbe dovuto esaltarne le caratteristiche: nel 4-3-3 pensato da Bucchi a inizio stagione per sfruttare al massimo le catene laterali in fase di risalita del campo, infatti, i terzini dovevano giocare un ruolo cruciale tanto in fase di ultima rifinitura quanto in quella di consolidamento del possesso, in modo da sfruttare il campo tanto in ampiezza quanto in profondità. In campo da pochi minuti nella prima gara in Liga e gol decisivo per il 2-2 contro il Real Madrid: inizio da sogno per Giampaolo Pazzini. Nella terza e ultima gara contro l’Australia, con la Spagna già eliminata, è rimasto in panchina. Un mese più tardi, nella gara di ritorno, realizza il gol del momentaneo 0-3 per il Real Madrid (la partita si concluderà 1-3). Nel mese di aprile, da parte di alcuni lettori del quotidiano sportivo Marca, come miglior giocatore straniero della storia del Real Madrid.
Real Madrid, Ancelotti in bilico? Contro il Real Madrid, squadra campione del mondo, e con lo stadio pieno non potevo chiedere di meglio. Cresciuto nelle giovanili del Real Madrid, esordisce in prima squadra il 28 novembre 2004 contro il Levante. Domenica contro l’Udinese la squadra di Gattuso potrebbe ridurre il gap che si è creato con le avversarie nel tentativo di conquistare al termine della stagione un pass per la prossima Champions League. Massimiliano Allegri, in tempi non sospetti, aveva già dato il suo gradimento al giocatore («Ha qualità straordinarie ed è uno dei pochi che con il primo controllo riesce a saltare il primo uomo») e sarebbe felice di averlo con lui a Vinovo per puntare all’ennesimo tricolore e all’agognata Champions League. Da soluzione a primo dei problemi da risolvere il passo è stato fin troppo breve. Dopo l’accostamento a Milan e Inter, che avrebbe ripreso volentieri il suo ex giocatore, ora Mateo Kovacic è stato offerto alla Juventus.
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